Notizie certe rivelano che Monteroduni è stato il primo paese ad avere l’illuminazione. Infatti il 20 novembre 1883 il paese beneficiò del primo impianto a petrolio, e il 28 ottobre 1913 fu inaugurata la pubblica illuminazione ad energia elettrica fornita dalla centrale sita i contrada S. Nazzaro, di proprietà del principe Pignatelli, usufruendo delle acque dello stesso lago.
Venne istituito nel 1881 il primo ufficio postale a Monteroduni, mentre nel 1899 fu istituito anche un ufficio telegrafico.
La linea ferroviaria Caianello-Campobasso, comprendente anche Monteroduni e Macchia d’Isernia, fu inaugurata il 21 marzo 1894 con stazione a Spinete. In seguito venne distrutta durante la II guerra mondiale e ripristinata nel 1950 con la stazione attuale.
Nel 1193 il paese fu distrutto e rimase senza acqua per circa 800 anni e diverse abitazioni avevano pozzi e cisterne, alimentati dall’acqua piovana che veniva usata solo per le faccende domestiche, mentre per dissetarsi ci si riforniva a diverse sorgenti naturali tutt’ora esistenti (Capotrio, S. Nazzaro, La Fontana etc….). Il primo vero ed attuale acquedotto di Monteroduni venne progettato nel 1934, iniziato il 18 marzo 1935, collaudato il 12 aprile 1938 e perfettamente funzionante dal 14 settembre 1938.
Pagina aggiornata il 10/01/2023